A-D

Abate, Carmine
Mondadori - 173 pgs.

"Vincitore dei premi Napoli e Corrado Alvaro e del premio Selezione Campiello, La festa del ritorno è insieme un'indimenticabile storia d'amore, un racconto di formazione e una preziosa testimonianza sulla nostra emigrazione".

Calabresi, Mario
Mondadori, 156 pgs.

Criaco, Gioacchino
Feltrinelli, 316 pgs.
2018

Esiste una generazione di calabresi cresciuta fra cunti, miracoli di santi e dèi. A quei tempi il furto era vergogna, il sopruso arroganza, e nelle rughe di Africo insegnavano a non frequentare i peggiori. La mafia, che c'era stata, che c'era, vedeva restringersi rancorosa il proprio spazio. A quei tempi cresce Nicola, e con lui gli amici Filippo e Antonio, compagni di avventure. Ragazzini che vanno a scuola - o meglio, che la marinano - e, all'insaputa delle famiglie, si avvicinano alla piccola criminalità. Ma l'arrivo improvviso di Papula, un ragazzo più grande che lavora in Germania e torna in paese parlando di rivoluzione, solleva un vento nuovo per tutto l'Aspromonte e fa sognare gli uomini, le donne e i ragazzini. E allora prende a pulsare la protesta operaia e si diffonde il cooperativismo contadino. È il Sessantotto aspromontano - in pochi lo conoscono, ma c'è stato. Fa nascere la speranza di fondare un mondo nuovo, di ottenere diritti: i poveri scoprono di avere bocca e idee; le donne trovano il coraggio di scioperare contro gli gnuri e si legano le une alle altre, di paese in paese, in una sorta di sorellanza del sudore; i figli si rivoltano contro i padri, i fratelli contro i fratelli. E poi tutti, insieme, contro i compari. Lo Stato, invece, si mette dalla parte del potere locale, dei malandrini, di coloro che per mantenere i propri privilegi sono pronti ad azzannare alla gola i migliori. È così che nell'Aspromonte arriva la maligredi, ossia la brama del lupo quando entra in un recinto e, invece di mangiare la pecora che gli basterebbe per sfamarsi, le scanna tutte. E quando arriva, racconta Criaco, la maligredi "è peggio del terremoto, e le case che atterra non c'è mastro buono a ricostruirle".

Agnello Hornby, Simonetta
Feltrinelli, 2013 - 209 pgs.
casamogl96

Casati Modignani, Sveva
Sperling & Kupfer 2014, 171 pgs.

camipira96

Camilleri, Andrea
La piramide di fango, 261 pgs.

Bevilacqua, Alberto
Einaudi tascabili
Cassola, Carlo
BUR, 260 pgs.
cassragg96

Cassola, Carlo
Oscar Monderni, 219 pgs.

Mara è una giovane di Monteguidi, piccolo paese della Val d'Elsa, che all'indomani della Liberazione conosce il partigiano Bube, eroe della Resistenza, e se ne innamora. Questi, tornato alla vita civile imbottito di precetti di violenza e vendetta, ha commesso un delitto e, dopo un periodo alla macchia, viene catturato e condannato a quattordici anni di carcere. Mara, maturata proprio grazie alla forza del sentimento per Bube e divenuta ormai donna, decide di aspettare l'amato con animo fedele e ostinato. Con questo romanzo - pubblicato nel 1960 e seguito nel 1963 da una celebre versione cinematografica interpretata da Claudia Cardinale - Cassola si aggiudica il premio Strega e raggiunge il successo anche internazionale. "La ragazza di Bube" segna una profonda cesura nella narrativa italiana del dopoguerra: benché ispirato a una vicenda realmente accaduta, il romanzo si arricchisce di elementi psicologici e lirici superando le istanze neorealiste, tanto per il linguaggio quanto per il rifiuto dei dogmatismi ideologici. "Il romanzo" sostiene infatti Cassola "viene prima di ogni interpretazione della realtà, è la ricerca continua della verità degli uomini."

Carrisi, Donato
Longanesi 373 pgs.
2015

Carofiglio, Gianrico
Einaudi 2014, 282 pgs.

Camilleri, Andrea
Mondadori, 177 pgs.

Albinati, Edoardo
Rizzoli, 1295 pgs.

Vincitore del Premio Strega 2016

Covacich, Mauro
Bompiani - 190 pgs.

Due sconosciuti in attesa di sparare durante un safari umano. Un'artista vestita da sposa che attraversa l'Europa in autostop. Un giovane sacerdote, ignaro del suo futuro di papa, in un drammatico corpo a corpo con il desiderio. Gli attentati compiuti nei supermercati da un tranquillo padre di famiglia con la passione per gli esplosivi. Le peripezie di un cuore espiantato, in corsa verso la seconda vita. Un uomo deciso a condividere la casa con un branco di lupi. Fatti realmente accaduti che si fondono a invenzioni folgoranti e brevi digressioni autobiografiche, come la lezione di frisbee al nipotino, nella quale affiora la dolente sterilità di un'intera generazione che ha rinunciato ai figli per le proprie ambizioni personali. "La sposa" è un unico flusso di pensieri sul presente, diciassette storie colme di bruciante amore per la vita, scaturite dai recessi di una normalità spesso, a ben vedere, fenomenale.

Baricco, Alessandro
Feltrinelli, 184 pgs.
Camilleri, Andrea
Rizzoli, 91 pgs.

Carofiglio, Gianrico
166 pgs, Einaudi

Gianrico Carofiglio dedica un nuovo bellissimo romanzo al maresciallo Pietro Fenoglio.

Mai se lo sarebbe aspettato, il maresciallo, ormai avanti con gli anni, di entrare tanto in sintonia con un ventenne. Pietro Fenoglio e Giulio si conoscono durante le sedute di fisioterapia riabilitativa. Il giovane compagno di esercizi del maresciallo ha ventiquattro anni ed è un po’ disorientato. Ma presto si rivela anche un ragazzo curioso e intelligente, a cui Fenoglio attacca a raccontare alcune delle esperienze più avvincenti accumulate in anni di carriera investigativa. Il romanzo di Carofiglio si trasforma allora in un crocevia di storie, racconti in cui il bene e il male non sono mai concetti precostituiti e nei quali il mondo è un’orizzonte sempre da decifrare. Ma anche meditazioni sulla scrittura, sul dubbio e sul bisogno impellente di portare alla luce la verità.

“La versione di Fenoglio” di Gianrico Carofiglio è un intreccio di racconti polizieschi e un manuale perfetto sull'arte dell'indagine.

Corona, Mauro
Mondadori 2014, 238 pgs.

Finalista al PREMIO CAMPIELLO 2014

Bignardi, Daria
Mondadori 2012
201 pgs.
Camilleri, Andrea
Sellerio editore Palermo, 298 pgs.
2016
Bignardi, Daria
Oscar Mondadori, 247 pgs.
2016
Di Pietrantonio, Donatella
Einaudi 162 pgs.
Finalista Premio Campiello 2017

Di Pietrantonio, Donatella
Super et, 163 pgs.

Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con "L'Arminuta" fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche più care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.

Di Pietrantonio Donatella
Einaudi - 168 pgs.

FINALISTA LXXV Premio Strega 2021

Collodi
Larus.