E-M

Maraini, Dacia
Biblioteca Universale
Rizzoli 2009, 146 pgs.
Gramellini, Massimo & Gamberale, Chiara
Longanesi 2014, 189 pgs.
Murgia, Michela
Einaudi, 159 pgs.
Magris, Claudio
Garzanti, 335 pgs.
Moravia, Agostino
Bompiani, 182 pgs.
Gamberale, Chiara
Feltrinelli, 216 pgs.
2016

Murgia, Michela

Einaudi, 166 pgs.

ecoapas96
Eco, Umberto Bompiani, 349 pgs.
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Eco, Umberto Bompiani, 349 pgs.

Manzini, Antonio
Sellerio editore palermo, 369 pgs.

"Lo sai cosa lasciamo di noi? Una matassa ingarbugliata di capelli bianchi da spazzare via da un appartamento vuoto". Rocco Schiavone è il solito scorbutico, maleducato, sgualcito sbirro che abbiamo conosciuto nei precedenti romanzi che raccontano le sue indagini. Ma in questo è anche, a modo suo, felice. E infatti qui siamo alcuni anni prima, quando la moglie Marina non è ancora diventata il fantasma del rimorso di Rocco: è viva, impegnata nel lavoro e con gli amici, e capace di coinvolgerlo in tutti gli aspetti dell'esistenza. Prima di cadere uccisa. E qui siamo quando tutto è cominciato. Nel luglio del 2007 Roma è flagellata da acquazzoni tropicali e proprio nei giorni in cui Marina se ne è andata di casa perché ha scoperto i "conti sporchi" di Rocco, al vicequestore capita un caso di bravi ragazzi. Giovanni Ferri, figlio ventenne di un giornalista, ottimo studente di giurisprudenza, è trovato in una cava di marmo, pestato e poi accoltellato. Schiavone comincia a indagare nella vita ordinata e ordinaria dell'assassinato. Giorni dopo il corpo senza vita di un amico di Giovanni è scoperto, in una coincidenza raccapricciante, per strada. Matteo Livolsi, questo il suo nome, è stato finito anche lui in modo violento ma stavolta una strana circostanza consente di agganciarci una pista: non c'è sangue sul cadavere. Adesso, l'animale da fiuto che c'è dentro Rocco Schiavone può mettersi, con la spregiudicatezza e la sete di giustizia di sempre, sulle tracce "del figlio di puttana"...