Giovanni Verga trascorre la sua vita a Catania ma contemporaneamente attraversa come un fiume la letteratura italiana del secondo Ottocento, raccogliendo influenze e a sua volta modificando il modo di raccontare storie. Gli interessano i fatti, non la loro interpretazione. Nessun compiacimento, nessun preziosismo, soltanto i fatti che accadono. Il "verismo", cioè.