Tamaro, Susanna
Giunti, 222 pgs.
Sono andato infine nella nostra stanza. Il letto era disfatto, sul cuscino di piuma c'era ancora l'incavo della tua testa; mi sono sdraiato al tuo posto e proprio lì, in quell'incavo, con delicatezza, ho posato la mia. "Dimmi qualcosa" continuavo a ripeterti, "dimmi perchè". Poi mi sono addormentato.