Levi, Primo
Einaudi, 225 pgs.
Diario del viaggio verso la libertà dopo l’internamento
nel Lager nazista, La tregua, seguito di Se questo è
un uomo, piú che una semplice rievocazione biografica è uno straordinario
romanzo picaresco. L’avventura struggente tra le rovine dell’Europa liberata –
da Auschwitz, attraverso la Russia, la Romania, l’Ungheria, l’Austria, fino a
Torino – si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di incontri con
persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessa guerra: da
Cesare, “amico di tutto il mondo”, ciarlatano, truffatore, temerario e
innocente, al Moro di Venezia, il gran vecchio blasfemo che sembra uscito
dall’Apocalisse, a Hurbineck, il bimbo nato ad Auschwitz, “che non aveva mai
visto un albero”, alle bibliche tradotte dell’Armata Rossa in disarmo. L’epopea
di un’umanità ritrovata dopo il limite estremo dell’orrore e della miseria.