L’amore salva?
Quante volte ce lo siamo
chiesti, avvertendo al tempo stesso l’urgenza della domanda e la difficoltà di
dare una risposta definitiva? Ed è proprio l’interrogativo fondante che
Alessandro D’Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a
incamminarci con lui alla ricerca di risposte. In questo libro straordinario
incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state
compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e
spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all’istinto di
autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete
incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats
magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di
quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond
Carver amava tutto e riuscì a portare un po’ di luce nei giorni della sua
malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i
segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l’energia quieta
e solida di Edith Tolkien. Alessandro D’Avenia cerca di dipanare il gomitolo di
tante diversissime storie d’amore, e di intrecciare il filo narrativo che le
unisce, in un ordito ricco e cangiante.