Camilleri, Andrea Sellerio Editore Palermo - 293 pgs. 2018 È una serata come un’altra per Mimì Augello, fedele vice del commissario Montalbano e seduttore seriale. Un’altra conquista, un altro incontro romantico, un altro marito infuriato. Sì, perché è proprio dal marito della sua amante che Mimì rischia di essere acciuffato, perdendo la faccia e rischiando la pelle. Per togliersi d’impiccio il nostro “fedele fimminaro” decide di calarsi dalla finestra della sua bella e trovare riparo nell’appartamento al piano di sotto. Ma la fortuna non è dalla sua parte. Infatti, nell’oscurità della camera da letto nella quale si sta nascondendo, Mimì scorge un uomo vestito di tutto punto, rigido in modo innaturale, morto. Parallelamente, la polizia riceve una chiamata in cui si denuncia la presenza di un cadavere, anch’esso disteso sul letto e vestito con l’abito buono; una salma che non coincide con quella trovata dal vice commissario. Come è possibile? E che ne è stato dell’altro corpo? C’è qualcosa di strano in questo delitto che sembra una commedia degli equivoci, un’opera teatrale, un Anfitrione postmoderno.