Di Paolo, Paolo Feltrinelli, 189 pgs. 2019
Per essere bravi genitori, bisognerebbe prima liberarsi del fardello di essere sempre, e ancora, figli. In "Lontano dagli occhi" Paolo Di Paolo ci conduce nelle esistenze di tre donne che non hanno scelto di rimanere incinta, ma gli è capitato e ora sono sospese in questo spazio di vita delicato, particolare, da cui sembrano non potersi esimere. Ma vogliono davvero diventare madri Luciana, Valentina e Cecilia? O si sentono costrette? E che cosa ne pensano i padri? Paolo Di Paolo insegue i personaggi, ce li fa intravedere nella loro luce migliore, li introduce nella nostra quotidianità e ci sembra di vederli, sospesi tra tante maschere diverse da indossare. Luciana è una giornalista precaria, già così fatica a ritagliarsi momenti per lei e per l’uomo che crede di amare e ora che ne sarà di lei e di loro se decide di portare a termine la sua gravidanza? Valentina invece è solo una ragazzina e il mondo, fino a quel momento le sembrava un posto difficile, ma non si è resa conto che era solo una passeggiata prima di sapere di aspettare un bambino. Quel piccolo essere che si è insediato nella sua pancia ora però Valentina lo vuole, lo desidera, e deve solo riuscire a non dirlo al ragazzo con cui sta da un po’ perché lui non potrebbe mai capirla. Il suo segreto però è destinato a non durare e a catapultarla verso un lungo confronto. Rimane poi Cecilia che vive tra una casa occupata e una roulotte e si porta dietro i suoi capelli viola come un simbolo, come una dichiarazione. Il bambino che porta in grembo però diventa qualcosa di più, qualcosa che forse la potrà salvare.